“Abbiamo ottenuto un grande traguardo”, ha sottolineato l’assessora della Pubblica Istruzione, Ilaria Portas, “lo abbiamo fatto unendo solo due autonomie scolastiche e non nove come chiedeva il Ministero”.
Per Cagliari accorpamento dell’Ugo Foscolo con l’Istituto comprensivo di via Stoccolma, mentre per la Gallura verrà accorpato l’Istituto comprensivo di Aggius a quello di Tempio.
“La Regione”, ha spiegato Portas, “aveva già deliberato lo scorso mese di dicembre, facendo la scelta di proporre una riorganizzazione di sei e non nove autonomie, basandoci sui numeri reali degli studenti e non sulle stime fatte dal Ministero”.
Con un nuovo decreto ministeriale del 14 gennaio scorso viene stabilito che per il prossimo anno scolastico le regioni potranno beneficiare di una deroga pari al 2.99% del numero di autonomie assegnate (225) che corrisponde a 7. Questo significa che la Sardegna può legittimamente accorpare solo due autonomie.
“Una nuova delibera dopo quella di dicembre, adottata dopo il decreto del Governo che ci ha permesso di ottenere quello che avevamo rivendicato”, ha dichiarato ancora l’assessora della Pubblica istruzione, “e cioè un numero di accorpamenti che fosse più congeniale rispetto ai numeri reali e due soli accorpamenti decisi dai territori. Occorre lavorare con i territori, con le province, con i comuni e con le scuole per riorganizzare la rete sulla base della qualità della scuola e non su meri dati numerici. Abbiamo interlocuzioni con il Governo e con le altre regioni, che si sono dotate di un piano di dimensionamento, per fare in modo che si arrivi a risultati che siano effettivamente congeniali a quella che è la situazione della Sardegna”.
“È chiaro che i numeri a cui dovremmo arrivare l’anno prossimo, che sono 220 autonomie, ci richiedono uno sforzo maggiore di condivisione. Ma anche questo numero di 220”, ha concluso Portas, “l’anno prossimo potrebbe essere rivisto, in quanto come regioni stiamo chiedendo al Ministero di rivedere i parametri e quindi ragionare su quello che è l’effettiva situazione dei numeri degli iscritti ma anche delle situazioni regionali specifiche”.