Questa estate abbiamo assistito di continuo a scadenze poste in tre quattro giorni per cose importantissime come la scelta da effettuare per le nomine in ruolo. Una scelta che spesso è una scelta di vita compressa in in pochissime ore.
Ora l'esempio si è trasferito a livello di Istituto. Qualche scuola infatti convoca i supplenti e pretende di ottenere una risposta in un'ora o anche meno: tre quarti d'ora. Cioè Una Collega deve vivere col telefono attaccato all'orecchio aspettanndo un messaggio che da un momento all'altro può pretendere una risposta in meno di un'ora.
I Precari (su di loro ci si accanisce) non sono liberi manco di andare in bagno perchè il messaggio potrebbe arrivare proprio allora e pretendere una risposta nel giro di minuti.
Questo evidentemente è un accanimento burocratico sulla pelle delle Colleghe e dei Colleghi costretti a subire simili angherie. Si vuol garantire la funzionalità del servizio sulla pelle delle Persone.
Per questo, il malumore serpeggia tra i Precari che subiscono.