LA SCUOLA (E LA SOCIETÀ) SOTTO ASSEDIO
di Renza Bertuzzi
Avevamo già commentato, nello scorso numero di Professione docente, l’accelerazione verso il peggio della politica sulla scuola. Usiamo, non a caso, il termine accelerazione, poiché non siamo di fronte ad una novità di questo governo. Da molti decenni l’intervento sulla funzione della scuola, sul ruolo degli insegnanti, ha subito una torsione che si è, un pezzo alla volta come un puzzle, compiuto, ma non è ancora del tutto concluso. Dalla Riforma Belinguer, di una scuola dai contenuti semplificati, la Storia come una narrazione favolistica, le discipline rivolte alla concretezza e non alla speculazione (la sola che forma il pensiero critico); il cammino è proseguito con i governi- è importante ricordarlo- di sinistra. Certo, i governi di destra hanno fatto la loro parte, soprattutto tagliando alla grande posti di lavoro e finanziando sempre di più le scuole private. Tuttavia, per onestà occorre ricordare che queste ultime operazioni sono state compiute in maniera patente, mentre la politica di erosione della Scuola della Costituzione è avvenuta con capacità manipolatoria – razionalizzare, investire sugli insegnanti, modernizzare e via dicendo- mentre si operava al contrario.
ll culmine si è raggiunto con i ministro Bianchi acceso sostenitore della scuola affettuosa, che dovrebbe preparare gli studenti alle necessità delle industrie, magari locali.
Quindi, niente di nuovo, ma un evidente peggioramento della situazione ormai incistata. Continuiamo allora a segnalare, denunciare anche questa ultima politica, classista, anticostituzionale nel contrastare i processi di uguaglianza tra i cittadini e nell’invadere la libertà di insegnamento dei docenti. Il vento che spira, tuttavia, ha colpito tutto il mondo e di questo anche tratteremo.
A ciò va aggiunta la questione dell’Autonomia differenziata, che avanza a marce forzate, voluta da tutte la forze politiche. Le Regioni che diventano Stato, che decidono sui temi più sensibili, sui diritti universali della cittadinanza, come Sanità e Scuola, e pretendono di dirimere cosa e come insegnare, frantumando l’unità politica e sociale dell’Italia.
Tuttavia, abbiamo il piacere di aprire il numero con una notizia positiva, lo sblocco della parte economica del contratto 2019- 2021; non scontato, naturalmente, ma ottenuto dalla volontà e dalla tenacia della Gilda e degli altri Sindacati. Il Punto di Rino Di Meglio, Chiuso un contratto si apra rapidamente il prossimo, pag. 3.
A seguire le analisi e i commenti sui temi appena elencati.
L’assedio sulla Scuola e sui diritti, Francesco Pallante, L’istruzione al tempo del governo Meloni: più selezione meritocratica, meno libertà d’insegnamento, pagg. 4-5; Giuseppe Candido, Istruzione per il merito, pagg. 6-7; Gianfranco Meloni, Il vecchio che avanza, il dogma bipartisan della scuola azienda, pag. 8; Giovanni Carosotti, Una storia senza storiografia, nella vana ricerca di un’impossibile neutralità, pag. 9 e una piccola “perla”: quanto costa alla collettività l’aggiunta della parola merito, Gianluigi Dotti, Merito, ma quanto ci costi?!, pag. 7.
L’assedio sulla società e sulla Scuola con l’Autonomia differenziata, Gianluigi Dotti, Autonomia differenziata: ci risiamo!, pagg. 10-11; Ester Trevisan, Salviamo il sistema pubblico di Istruzione, pag. 12 sulla campagna di raccolta firme, promossa dal Coordinamento per la Democrazia costituzionale e sostenuta dalla Gilda per presentare in Parlamento una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare. Uno sguardo nello spazio del mondo sui temi dell’Autonomia scolastica per scoprire che laddove si sia perseguita ha mostrato i pericoli temuti per la libertà d’insegnamento, Mario Pomini. L’autonomia scolastica e l’esperienza del Governatore della Florida, Ronaldo Desantis, pag. 16; sul Merito, che è prerogativa degli abbienti in Gran Bretagna – ma non solo-, Marco Morini, Il merito dai soldi, pag. 18; uno sguardo anche nel tempo, per scoprire che dal 1947 cominciò quella lunga serie di promesse mai mantenute nei confronti del personale scolastico, Piero Morpurgo, 1947: Si promette, invano, la dignità per la scuola. Ieri e oggi, pag.13.
Poi, uno sguardo nel Presente sull’ambiente in cui viviamo e una proiezione nel Futuro, per confermare lo stato di grande pericolo per l’umanità, con l’intervista al professor Vincenzo Balzani, Il tempo stringe occorre il patto di solidarietà climatica, pagg. 14-15.
Fabrizio Tonello racconta l’assurdo delle leggi degli Stati Uniti, per cui il permesso di avere armi ha causato vari omicidi di massa nelle scuole americane, I veri eroi sono i professori di ginnastica, pag.17.
Alberto Dainese intende condividere con i docenti di ogni ordine di scuola alcune proposte Ritorniamo ai fondamentali, pag.19.
Un articolo saggio su Roberto Rossellini e il suo interesse pedagogico didattico nel cinema, Massimo Mirra, Comenio e Maritain secondo Roberto Rossellini: una proposta didattica ancora attuale, pagg. 20-21.
Una lettera alla redazione di Sergio Torcinovich, pag. 23. Infine, una pagina di rappel, sui fondatissimi motivi per respingere con ogni mezzo l’Autonomia differenziata, pag.24.
La consueta proposta di Massimo Quintiliani sui viaggi culturali, Elba: patrimonio UNESCO, bellezze e Storia, pag. 22.
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Vai all'inserto a cura di Antonio Massariolo Il sistema italiano rede motivati gli insegnanti? Inchiesta sui modi di accesso alla professione di insegnante, sulla formazione iniziale, sull’impiego dei supplenti nei Paesi europei.