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14.03.2023

Su LinkOristano. A Scano Montiferro ancora proteste sulla soppressione della scuola secondaria: “L’unica in Sardegna”

Permane a Scano Montiferro il malcontento di gran parte della popolazione e del Comitato civico spontaneo dei genitori per la soppressione immotivata e ingiustificata della scuola Secondaria di I grado. Ribadiamo ulteriormente come il nostro disappunto sia legato principalmente al fatto che il nostro Istituto è secondo per numero di alunni al solo plesso di Bosa con 18 alunni allaMaterna, 16 alla Paritaria, 61 alla Primaria, 50 alla Secondaria di I Grado; solo in base a questi dati il plesso di Scano non merita questa soppressione come invece stabilito dalprogetto Iscol@.

 
 

Più volte abbiamo manifestato le nostre perplessità al primo cittadino ma sembrano primeggiare gli accordi politici rispetto alle reali potenzialità e necessità del paese. Sulla base infatti delle dichiarazioni espresse dalla Commissione Cultura all’interno della manovra 2022/2023 l’assessore regionale Biancareddu ha scongiurato l’accorpamento e chiusura degli istituti scolastici dell’Isola: il nostro paese sembra andare contro la nuova linea politica e culturale espressa dalla Regione Sardegna rispetto invece ai paesi limitrofi che mantengono ben strette le proprie scuole.

 
 

La nostra Scuola Secondaria, pubblica, statale, sarà quindi l’unica vittima in tutta la Regione Sardegna a subire questa“soppressione”, in nome di un dimensionamento di cui non conosciamo le reali motivazioni così come non abbiamo certezza di come verrà realmente gestito.

 
 

Il nostro paese perderà definitivamente un ramo del proprio albero, quell’albero che darà i suoi frutti nei nostri ragazzi costretti a fare i pendolari e a trasferirsi in strutture realizzate non certo per i più piccoli. Al di là dei vari tentativi di strumentalizzazione, svilimento delle nostre motivazioni, il nostro sconforto nasce dal dover fare i conti con un’amministrazione che ha sempre ostentato attaccamento per il proprio territorio, sostegno ed interesse per i giovani, ma che si rivela nella realtà dei fatti sorda a quelli che sono le reali problematiche e conseguenze che deriveranno dal dimensionamento del nostro Istituto Scolastico.

 
 

In una piccola realtà , già vessata da varie problematiche che si sono succedute negli ultimi tempi, chiediamo che al problema scuola venga data la giusta priorità, le dovute certezze e risposte concrete non solo ai genitori che lo chiedono ma alla maggior parte della popolazione. I piccoli paesi rischiano così di morire se non viene salvaguardata la culla delle giovani generazioni, culla in cui possono essere date salde radici e forti ali alle generazioni future.

 
 

Il Comitato civico spontaneo

Gilda tv