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19.05.2023

Contratto scuola. Aumenti in vista (piccoli)

Ieri si è svolto all’ARAN un incontro con le Organizzazioni Sindacali rappresentative della scuola su vari aspetti, da quelli economici a quelli riguardanti l’estensione dei diritti.

Riguardo agli aspetti economici l’ARAN ha comunicato che grazie ad una direttiva ministeriale sarà possibile utilizzare i 300 milioni di euro, inizialmente destinati alla valorizzazione dei docenti, allo scopo di aumentare gli stipendi di tutto il personale della scuola. Tali fondi, purtroppo si sono ridotti a 220 milioni. Inoltre, la quota del 5% delle risorse destinate agli aumenti contrattuali di dicembre, che era stata accantonata, sarà utilizzata al fine di incrementare la RPD dei docenti, il CIA degli ATA e l’indennità di direzione del DSGA. In sostanza si tratta di circa 18 euro lordi a dipendente.

Riguardo alla parte normativa ci saranno delle interessanti novità. Prima fra tutte saranno riconosciuti tre giorni di permesso retribuito anche ai docenti precari, una battaglia che finalmente è stata vinta dalle OO.SS. che da anni chiedono l’equiparazione dei diritti fra docenti di ruolo e precari. Naturalmente questa vittoria ha avuto un costo, infatti, una parte dei soldi destinati agli aumenti contrattuali sono stati distratti per assicurare questo sacrosanto diritto per i precari.

Altra novità riguarda i parti plurimi, per i quali saranno riconosciuti più congedi parentali per quanti saranno i nascituri e non uno solo per parto. In sostanza il congedo parentale non sarà più legato al parto ma al numero di figli per parto.

 

Infine, saranno riconosciuti 30 giorni di congedo a favore delle donne vittime di violenza.

La parte più ostica riguardante il nuovo contratto è sicuramente quella delle sanzioni disciplinari di docenti, riguardo alla quale ARAN e OO.SS. non sono riusciti a trovare un accordo; quindi, se ne parlerà forse nel prossimo contratto. Il prossimo incontro è programmato per il primo di giugno, l’ARAN conta di sottoscrivere il nuovo contratto entro fine del mese prossimo, con la speranza che tutti i sindacati siano d’accordo.

 

Gilda tv