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28.08.2023

Nelle scuole oristanesi arrivano i prof dalla Penisola, quasi come 50 anni fa. Con la procedura della "call veloce" sono in tanti a scegliere l'Isola per ottenere il posto di ruolo

(da LInkOristano.it)

Cinquanta anni fa arrivarono in tanti dalla Penisola e la Sicilia, professori e maestri nominati per l’insegnamento nelle scuole della provincia di Oristano. Molti di loro decisero di restare e nel frattempo hanno messo su famiglia. Il fenomeno adesso in parte si ripete. In provincia di Oristano sono attesi oltre quarantacinque docenti, che arriveranno sull’Isola con la “call veloce”.

 

Sono infatti tanti gli insegnanti, soprattutto specialisti del sostegno, che hanno deciso di cercare fortuna nella nostra provincia. “Arriveranno da noi molti docenti perché con questo nuovo sistema della call veloce, ovvero una chiamata diretta, coloro i quali non hanno ottenuto il ruolo nella propria provincia, possono ottenerlo in un’altra”, ha spiegato Pino Ciulu, operatore della Gilda degli insegnanti di Oristano. “Scorrendo gli elenchi si potrà notare che il grosso delle nomine per le cattedre di sostegno, in particolare per le scuole superiori, arriva da fuori provincia: non solo dal resto dell’Isola, ma soprattutto dal sud Italia”.

 
 

Diventare di ruolo con questa procedura è più semplice. “Le nomine arrivano dalla Direzione dell’Ufficio regionale scolastico della Sardegna, che si coordina poi a livello provinciale. Faranno un anno nella sede d’assegnazione a cui seguirà un esame e otterranno l’incarico”, ha illustrato Ciulu. “La call veloce riguarda anche gli insegnanti delle altre materie, ma non abbiamo assistito a un alto tasso di immigrazione vero l’oristanese. Figurano pochi casi”.

 
 

Dietro la decisione del Ministero dell’Istruzione, la necessità di coprire i tanti posti vacanti a fronte di una domanda sempre più alta di insegnanti di sostegno. “Il meccanismo è stato messo in funzione perché nelle regioni venivano assunti annualmente degli insegnanti privi di specializzazione per sopperire alle carenze d’organico. Basti pensare che nelle primarie oristanesi lo scorso anno ci sono state un centinaio assunzioni di professionisti senza specializzazione”, ha continuato Ciulu. “In questo modo le cattedre verranno occupate da insegnanti di sostegno specializzati e non dovrebbero rimanere posti vacanti”.

 
 

Ottenere questa particolare specializzazione è complicato, nonostante il mondo della scuola sia alla costante ricerca di queste figure. “I posti ai corsi universitari dell’Isola sono davvero risicati, inoltre la selezione è davvero feroce, con quiz ed esami scritti e orali”, ha aggiunto. “Il percorso dura un anno con costi che arrivano anche a 3000 euro. Senza contare che in certe facoltà la frequenza è obbligatoria, perciò molti colleghi in servizio devono rinunciare o mettersi in aspettativa”.

 
 

“Abbiamo ricevuto telefonate per chiedere informazioni da tutto il sud della Penisola e dando un’occhiata ai cognomi degli elenchi delle nomine, appare chiaro che coloro che emigreranno da quelle zone fino all’oristanese saranno la maggioranza”, ha concluso Ciulu. “Per una provincia piccola come la nostra sono dei numeri davvero importanti. Rimane però il problema che i nuovi arrivati inevitabilmente andranno a prendere il posto ai tanti insegnanti dell’oristanese che perderanno la possibilità di ottenere gli incarichi annuali”.

 
 

 

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