Il Ministro Valditara ha annunciato che in automatico, già da gennaio 2024, ci saranno incrementi stipendiali per il personale della scuola. Al termine del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Valditara ha dichiarato: “Abbiamo mantenuto l’impegno per rinnovare il contratto per 1,2 milioni di dipendenti della scuola. La legge di bilancio di quest’anno stanzia 5 miliardi di euro a decorrere dal 2024 per rinnovare i contratti del pubblico impiego: una parte consistente di tali risorse andrà al comparto istruzione. Anche in questo modo ridiamo autorevolezza e rispetto a chi lavora per il futuro dei nostri figli”.
Con la Legge di Bilancio è stato previsto per il 2024 uno stanziamento di 5 miliardi di euro per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, di cui circa due andranno a Scuola, Università, Ricerca e Afam. Verrà così incrementata l’indennità di vacanza contrattuale. Secondo l’attuale normativa l’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale è pari allo 0.5% annuo, ma la prossima legge di bilancio prevede che sia possibile derogare da questo limite.
A conti fatti se prevediamo 2 miliardi di € per circa un milione e trecentomila dipendenti del comparto, l’aumento annuale sarà mediamente di poco più di 1538€ lordo stato, tra le 110 e le 120€ mensili lordo stato. L’incremento medio netto in busta paga dovrebbe attestarsi tra le 50 e le 55€.
Ricordiamo che il contratto sottoscritto dai sindacati quest’anno prevedeva il triennio 2019/2021 e che questo aumento automatico, previsto con la legge di bilancio, è solo per il 2024, restano quindi scoperti sia il 2022 che il 2023. Aggiungiamo inoltre che essendo incrementi lineari per tutto il comparto della Pubblica Amministrazione, non vanno a colmare il divario che il personale della scuola paga in termini stipendiali con pari posizioni e titoli di altri settori del pubblico impiego.