La Regione vara il decreto dopo mesi di discussioni
Un triste Natale per la scuola in provincia di Oristano. Quattro dirigenze vengono soppresse.
Sono quelle dell’Istituto comprensivo 2 di Oristano, che viene accorpato all’Istituto comprensivo 1 di Oristano; dell’Istituto comprensivo 3 di Oristano, che viene accorpato all’Istituto comprensivo 4 di Oristano; dell’Istituto comprensivo di Marrubiu, che viene accorpato a quello di Terralba (dove confluirà quindi anche il plesso di Arborea che fa capo ora a Marrubiu); e dell’Istituto comprensivo di Abbasanta, che viene accorpato all’Istituto comprensivo di Ghilarza (dove confluiranno anche i plessi di Paulilatino e Norbello, ora in capo ad Abbasanta).
Il decreto con i tagli è stato pubblicato nelle scorse ore. Arriva dopo mesi di discussioni e dopo una levata di scudi delle amministrazioni locali della provincia di Oristano, che avevano detto no alle soppressioni, senza proporre soluzioni alternative, come avvenuto in qualche altro territorio della Sardegna.
Il primo commento ai nuovi tagli arriva dal sindacato Gilda della provincia di Oristano. Pino Ciulu, dirigente del sindacato, non nasconde la sua amarezza: “Un altro passo che impoverisce la nostra rete scolastica, posti di lavoro destinati a scomparire”.
Qui la mappa dei tagli in Sardegna – Fonte Sindacato Gilda
Il sindaco di Oristano valuta un ricorso al Tar. “La notizia della soppressione delle due autonomie scolastiche ci sorprende per i tempi, per i modi e per quanto contenuto e deliberato nelle Linee Guida del dimensionamento scolastico emanate dalla stessa Regione Sardegna”, la ho dichiarato il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, intervenuto dopo la notizia dei nuovi tagli alla rete scolastica della provincia di Oristano, che colpisce duramente la città. “Mi riservo di verificare nei dettagli i contenuti del provvedimento che dispone l’accorpamento per poi confrontarci con i sindaci e concordare azioni a tutela dei diritti delle nostre comunità”, ha detto ancora il sindaco Sanna. “Non escludo un ricorso al Tar”.
Sabato, 23 dicembre 2023