La crisi della scuola è ormai diventata un luogo comune. Iniziata ormai da decenni, si è via via diffusa a macchia con capacità di penetrazione sistematica e costante. A passi decisi, ma occultati e distribuiti nel tempo, e con un progetto ben evidente a chi avesse voluto interrogarsi, oggi si trova in un punto nodale (di non ritorno?). I prodromi della “rivoluzione” ( o trasformazione della scuola in un oggetto a disposizione del mercato da soggetto strumento della Repubblica) erano contenuti nella Riforma Berlinguer e poi via via sono continuati, di governo in governo di entrambe le parti, come ci dimostra Gianfranco Meloni, pagg.8-9, La pedagogia del capitale (dis)umano.
Ombre che gravano sulla scuola ma anche nella scuola, colpendo la condizione dei docenti e rendendola sempre più gravosa, demotivante e anche pericolosa. A ciò sono dedicati diversi contributi: dell’invadenza dei genitori scrive Giuseppe Candido, pag. 10, Il ruolo dei genitori nella scuola: collaborazione e non ingerenza; dei docenti ormai bersagliati informa Davide Pasqualetto, con il resoconto del Convegno di Treviso, il 24 novembre 2022, pag.11, Docenti bersaglio in una scuola non più accogliente e sicura; del contesto che erode la funzione docente, Gianluigi Dotti, A ciascuno il suo per il benessere a scuola, pagg.12-13; della polemica sul voto numerico sotto processo riferisce Giovanni Carosotti, pag.14, La polemica sul voto/non voto; sulla burocrazia eccessiva, Antonio Massariolo, pagg.14-15, Insegnare è ancora un sogno che si perde nella burocrazia.
In questa difficile situazione per gli insegnanti, si presenta la proposta di Rino Di Meglio di un alleggerimento dell’orario di cattedra dei docenti negli ultimi anni che precedono il pensionamento, Tutor “anziani” per i nuovi docenti, ne riferisce Veronica De Michelis, in un’intervista a pag.3.
Ritorniamo sull’Intelligenza artificiale da due punti i vista: uno con leggerezza, l’altro con rigore. Fabrizio Tonello, Natale goloso con fagiolini dell’orto e vin brulè. Parola di Chat GPT; pag. 4, Nello Cristianini, La conoscenza è la cura migliore contro la paura dell’ignoto, intervista di Renza Bertuzzi, pag.5.
La crescita illimitata, grave condizione di questo nostro mondo, affrontata in un libro di Luigi Ferrajoli, Per una costituzione della Terra. L’umanità al bivio, recensito alle pagine 6-7 da Francesco Pallante, C’è ancora una speranza di salvezza per l’umanità? L’(irr)ealistica proposta di Luigi Ferrajoli e in articolo di Roberto Casati, pag. 15. Un mondo di (troppi) oggetti.
Il merito nella scuola. Le recensioni di due libri che affrontano il tema in modi diversi. Marco Pomini, La scuola ed il merito. Un ritorno all’antico?, pag.16, sul testo di Luca Ricolfi, La rivoluzione del merito; Renza Bertuzzi Una scuola che dà, una scuola che chiede, pag 15, sul libro di Giorgio Ragazzini, Una scuola esigente, Rubbettino.
La civiltà dell’immagine: cinema e televisione. Massimo Mirra, pag. 22, Guardare un film (e vederlo); pag.23. Stefano Battilana, I leoni di Sicilia: l’ascesa sociale del terzo stato.
Per una sosta da tutto, un servizio sulla Val Badia, le sue bellezze e la cultura ladina, pag.22, Francesco Quintiliani.
Conclude il numero il resoconto di un interessante dibattito, il 14 dicembre, su un tema basilare su cui non ci si sofferma: la necessità di predisporre un ‘agenda per il futuro della scuola tra alcuni sindacati, tra cui la Gilda degli Insegnanti e Carlo Cottarelli, economista ed ex Senatore della Repubblica. Un agenda scuola per il futuro del Paese, ne riferisce Veronica De Michelis, pag. 24.