Per aderire al ricorso i docenti – entro il 30 novembre – dovranno compilare il modulo reperibile sul sito www.gildaoristano.it.
L’iniziativa segue un provvedimento della Commissione europea, che ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia della UE per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e alle condizioni di lavoro discriminatorie (direttiva del Consiglio 1999/70/CE).
“Secondo la Commissione, l’Italia non ha adottato le norme necessarie per vietare la discriminazione in merito alle condizioni di lavoro e l’uso abusivo di successivi contratti a tempo determinato”, spiegano dalla Gilda Oristano.
L’articolo 12 del decreto legge 131/2024 prevede che “nella specifica ipotesi di danno conseguente all’abuso nell’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato, fatta salva la facoltà per il lavoratore di provare il maggior danno, il giudice stabilisce un’indennità nella misura compresa tra un minimo di quattro e un massimo di ventiquattro mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, avuto riguardo alla gravità della violazione anche in rapporto al numero dei contratti in successione intervenuti tra le parti e alla durata complessiva del rapporto”.
“Ottenere il risarcimento non è una cosa automatica, ma bisogna fare ricorso al giudice”, chiariscono dal sindacato, che si farà carico di portare avanti il ricorso.
Una volta scaduto il termine per l’invio delle domande di risarcimento, i docenti che le avranno presentate riceveranno dal sindacato informazioni e istruzioni.