Il primo nuovo fatto è il nuovo Coordinatore della Gilda degli Insegnanti, VITO CARLO CASTELLANA, che subentra a RINO DI MEGLIO, dimissionario dopo 18 anni di attività in quel ruolo. Il 4 ottobre i delegati, riuniti a Salerno, lo hanno eletto a larga maggioranza. Gli iscritti e i non iscritti potranno fare la sua conoscenza grazie ai testi qui pubblicati. Nell’articolo di fondo, Continuità e innovazione, pag.3, Vito Carlo Castellana presenta sia la sua biografia culturale e sindacale, che le linee programmatiche a cui intende riferirsi nella sua funzione; linee che vengono dettagliate a pag. 12-13, nel Programma politico presentato a Salerno.
Un altro fatto nuovo, per il Paese e per la Scuola, è il grande successo della raccolta firme per il referendum contro l’Autonomia, moltissime firme ottenute grazie all’impegno del Comitato promotore di cui fa parte la Gilda FGU, il cui lavoro è stato considerevole. Ne parla a pag. 24, Massimo Quintiliani, Se 1.300.000 firme vi sembra poche, provate voi…; sull’argomento referendum e sui complessi nodi da sciogliere, Francesco Pallante ci ha riservato un’analisi accurata e precisa, con cui approfondire l’aspetto tecnico/ giuridico del tema, La legge Calderoli innanzi alla corte Costituzionale: un inedito intreccio, pagg, 5, 6, 7.
Fatto ripetuto, ma sempre nuovo, è la costanza della Gilda nell’occuparsene, nel tenere viva l’attenzione e attiva la critica. Quindi, il 5 ottobre, un Convegno a Salerno, Quale futuro per l’autonomia differenziata, pag.4;
Tra i fatti ripetuti, certamente c’è il tema della scuola facile, tema da sempre sotto l’attenzione della Gilda, che è stata in ogni momento avversa alle riforme, grazie alle quali la facilitazione è diventata predominante nell’insegnamento. L’Inizio è avvenuto con la riforma Berlinguer, apripista delle successive.. Si parla di questo in alcuni articoli, uniti dalla definizione La scuola contro la complessità. Gianluigi Dotti, La scuola facile è ancora il luogo della riduzione delle disuguaglianze? pag.14; Enzo Scandurra, La straordinaria forza egemonica del riduzionismo, pag. 15; Roberto Casati, Il valore delle discipline, pag. 16.
Tre analisi di politica scolastica: Giovanni Carosotti, sulle linee guida dell’Educazione civica, Il cittadino della Costituzione? Individualista ed egoista, pag 8; Stefano Battilana, FMOF 2024-2025. La Gilda FGU non ha firmato. Queste le buone ragioni, pag. 9; Mario Pomini, La numerologia scolastica. Malgrado tutti la scuola statale è meglio di quella privata, pag.10; Antonio Massariolo, Liceo made in Italy, serviva veramente? pag.11.
Intelligenza artificiale, se ne continua a parlare, a discutere, con visioni diverse. Qui si confrontano: Fabrizio Tonello, IA precaria e inattendibile, pag. 19 e Marco Morini, C’è del buono nell’IA, pag. 18.
Importante notizia sindacale a cura di Stefano Battilana, Recupero dell’anno 2013 ai fini della carriera, pa.20.
Recensioni di testi che parlano di scuola nel passato, Piero Morpurgo, Louise Michel, una donna, un’insegnante, un’amante della natura e della libertà, pag.17; e nel presente, Giuseppe Candido, Le malattie della scuola, recensione del libro La scuola e i suoi scarti, di Mario Maviglia e Laura Bertocchi.
La rubrica di Massimo Quintiliani, Viaggi e cultura, ci porta In viaggio con Garibaldi, pag.23.
Infine la lettera di un’insegnante precaria che descrive con consapevole disincanto la condizione difficile e sconfortata dei docenti che ancora sanno vedere.