Con il parere positivo espresso dal CSPI, si avvicina la pubblicazione del bando del concorso straordinario bis riservato alla scuola secondaria. Ecco cosa c’è da sapere.
Stabilizzare i precari
Il CSPI individua, fin dalla premessa, l’annoso problema della scuola italiana: “ancora una volta si è costretti a ricorrere” “ad una procedura straordinaria e riservata” “per consentire la stabilizzazione dei docenti precari che da anni lavorano nella scuola statale”.
E ancora “l’elevato numero di contratti a tempo determinato, su cui si è già espressa negativamente la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, determina come effetto un alternarsi di insegnanti che cambiano ogni anno e che spesso assumono servizio a lezioni avviate, creando discontinuità e disservizi. La stabilizzazione dei docenti, che al momento occupano i posti vacanti su cui si prevede di effettuare le assunzioni, è utile soprattutto al fine di dare un’efficace risposta ai disagi delle scuole e degli alunni”.
Revisione del reclutamento
Il CSPI ripete uno dei mantra dei sindacati: è “ineludibile una organica revisione del reclutamento e della formazione iniziale e in servizio”. Bisogna predisporre “percorsi uniformi per tutti gli ordini e gradi di scuola, orientati alla definizione didattico-pedagogica della funzione docente”.
Basta con le “attività formative” “frammentarie e disorganiche rispetto ad una coerente e strutturata sistematizzazione metodologica, funzionale alla definizione del profilo docente”.
Itegrazioni al bando
Il CSPI propone poi, in luogo delle 40 ore previste dallo schema di decreto, 48 ore di attività formative e attività di tirocinio formativo indiretto, con prove di accertamento corrispondenti a ognuna delle diverse attività formative previste – più un esame finale che consista in una prova di accertamento del tirocinio formativo indiretto, avente come oggetto la dimensione riflessiva sulle pratiche di insegnamento.
Il CSPI complessivamente esprime parere favorevole sullo Schema del Decreto.